domenica 28 giugno 2009

Quale democrazia?

In Italia non è in discussione il fatto che si viva in un sistema democratico. Ciò può, in linea di massima, essere anche vero, ma quello di cui poco si discute è: di che qualità è la democrazia italiana? Al di là degli istituti di facciata, qual'è il reale grado di integrazione del cittadino nel sistema democratico e, in concreto, quali misure mette in atto lo Stato per accrescere questo processo fondamentale? Tali domande, per nostra fortuna, qualcuno se le pone...

La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo stato. Analizziamo per benino la situazione italiana: a prima cosa che, di solito, mi dicono i berlusconiani, quando parlo di dittatura è « ma che sei scemo? Qui puoi dire quello che pensi liberamente, non come in Iran che ti ammazzano o ti arrestano ».

Manifestare liberamente - Non è cosi infatti, qui tu puoi dire quello che vuoi ai tuoi amici, ai tuoi parenti e su internet, ma se t'azzardi a contestare in pubblico un politico vieni subito identificato e portato in caserma [
video], se invece ti organizzi con qualcuno per una libera e pacifica manifestazione ecco che la polizia inizia ad usare il manganello [video]. Non hai nemmeno la possibilità di andare a manifestare in una piazza pubblica, perché questo diritto lo hanno solo quelli che « vogliono applaudire Berlusconi » [video], e nemmeno di fare delle domande [video]. Prego che non accada, ma temo che non siamo molto lontani dal pericolo "che ci scappi il morto".
Violenza e manganello producono solo altra violenza in maniera esponenziale. La storia insegna. Possiamo già dire che si tratta di dittatura? Non ancora, solo questo non basta. Ma sicuramente la libertà di manifestare è un elemeno fondamentale di ogni democrazia, che evidentemente in Italia non esiste.

Mantenere il potere in maniera illegittima - Continuiamo l'analisi. Una dittatura inizia sempre con un voto democratico: è stato così per il fascismo, è stato cosi per la più recente dittatura iraniana ed è stato così in Italia, nel lontano 1994; quando Berlusconi e la sua truppa sono saliti al potere. In Iran il governo ha utilizzato poi, le forze armate per mantenere il potere, in Italia, invece, è stato sufficente modificare la legge elettorale. In un colpo solo è scomparsa l'opposizione (la sinistra, i verdi e i radicali sono praticamente scomparsi dal panorama politico) ed è stato possibile far sedere in parlamento personaggi che nessuno di noi ha mai votato e che nessuno di noi avrebbe mai votato se non ci fosse l'attuale legge voluta...indovinate da chi?
Ma perché sono stati scelti? E da chi?. Anche questa è facile e non ve la dico. Chi avrebbe avuto altresì il coraggio di votare Dell'Utri (condannato a 9 anni per mafia), la Carfagna (ex subrette, esperienza politica 0), la Brambilla (vedi Carfagna), Cuffaro, Ghedini(« avvocarlamentare ») ecc...? Quindi possiamo affermare che quello attuale è un governo che non rappresenta e non ha mai rappresentato il popolo italiano, né di destra né di sinistra.
Non solo, infatti ci sarebbe anche da dire come questo governo nel momento in cui deve varare una nuova legge vergogna - vedi lodo alfano o ddl sicurezza - (che, com'è già successo, potrebbe suscitare perplessità all'interno della maggioranza stessa), ricorra sempre al voto di fiducia. Non è normale che un governo dopo un anno di mandato abbia già utilizzato per ben
21 volte il voto di fiducia. Se il voto sulla legge sicurezza e sul Lodo Alfano fosse stato anonimo (come accade per le votazioni ordinarie, diverse dalla "fiducia") state certi che né l'una né l'altro sarebbero passati. Non vi basta per sentirvi sotto un regime? Ok continuiamo.

Repressione - Un regime che si rispetti deve avere i suoi morti innocenti no? In Iran è cosi, a Cuba anche ecc...E in Italia? In Italia non è più cosi, non ci sono più morti ammazzati, ma ne abbiamo avuti migliaia e migliaia e non è un segreto. Tutti sanno che questa attuale classe politica è nata dalle stragi degli anni '90, tutti sanno che questo governo è nato grazie a accordi occulti con la criminalità organizzata. E tutti sanno quanti morti ci sono stati negli anni '90 in Italia. Ben 656 solamente in Sicilia dal 1983 alle stragi degli anni '90, non vi bastano questi morti? Oppure non li consideriamo tali perché non esiste il video su you tube?

Controllo della magistratura - Ma perché uccidere? Che senso ha? Si rischia una rivolta dell'opinione pubblica se vengono uccisi degli eroi come Falcone e Borsellino. Ecco allora le uccisioni « senza tritolo » (come le chiama Salvatore Borsellino), le uccisioni senza uccidere, gli omicidi come quelli di De Magistris, di Clementina Forleo, di Gioacchino Genchi, di Apicella, di tutta la procura di Salerno, di Luttazzi, di Biagi, di Montanelli e chi più ne ha più ne metta...Quando qualcuno indaga sui poteri forti, il procedimento che adottano è sempre lo stesso, danneggiano la sua immagine e trovano una scusa per toglierli l'indagine se si tratta di un magistrato, o per licenziarlo, se si tratta di un giornalista, più veloce, più indolore e soprattutto molto più discreto.
Se proprio la situazione è critica ecco l'avvocato di Berlusconi (nonchè parlamentare) Ghedini sempre pronto a sfornare una nuova legge ad personam che depenalizza il reato o rende immune il padrone, magari, come detto prima, ricorrendo al voto di fiducia.

Controllo dell'informazione - Tutto quello che abbiamo detto chiaramente non potrebbe avvenire mai in nessun Paese al mondo e tantomeno in Italia se non si controllasse la quasi totalità dell'informazione. In effetti il controllo dell'informazione è il punto cardine di ogni dittatura, così come d'altronde è scritto nel « Piano di rinascita democratica » di Licio Gelli (padre fondatore della P2, di cui Berlusconi faceva parte). Vediamo i dati: in Italia siamo 60.000.000 di abitanti, il 100% ha la possibilità di guardare la televisione in cui ci 7 canali su 7 sono di proprietà del governo, questo mi sembra innegabile. Mediaset è del premier, la Rai governativa ( le nomine le hanno addirittura fatta a casa di Berlusconi) e La7 è palesemente di parte, non potrebbe essere altrimenti visto che è controllata da Telecom Italia.
Da ciò deriva quindi che il 100% degli italiani possono vedere l'informazione del governo e tutto quello che ci propinano. Non voglio entrare nel dettaglio perché è chiaro a tutti che le informazioni sono spesso distorte o addirittura potremmo definirla disinformazione bella e buona. Le uniche voci fuori dal coro sono, o meglio erano, "Annozero" (ripreso a seguito di una senteza della magistratura) e "Report" (cancellato in questi giorni).
Qualcuno dirà che l'informazione la puoi trovare anche su internet ed è vero. Ma se consideriamo che un accesso a internet lo ha solo il 45,7% degli italiani ci rendiamo conto di come oggi questa informazione sia accessibile solo a meno della metà della popolazione. Ma Internet fa ugualmente paura ed è per questo che nel nuovo disegno di legge si cerca di imbavagliarla. Questa nota per esempio non la leggerete mai in un giornale e non la potreste mai e poi mai sentire al telegiornale o in televisione.

Lotta all'opposizione - Nelle dittature che si rispettano le opposizioni sono sterminate a fucilate o messe in galera. Per qualche misterioso motivo in Italia, sfiorando il grottesco, l'opposizione si è autoeliminata. Non parla, non protesta, non si sente volare una mosca dal lato del PD. Il buon Antonio fa quello che può, ma sicuramente non è abbastanza visto che viene lasciato completamente solo. Complicità? Stupidità? Non so, ma è un altro dato di fatto che in Italia non esista una vera solida opposizione.Ricapitoliamo, in Italia non è possibile manifestare liberamente se lo fai ti picchiano, ti arrestano o ti censurano, in Italia non è possibile e non è stato possibile eleggere democraticamente i parlamentari, in Italia l'informazione è sotto controllo di una ed una sola persona, in Italia non esiste l'opposizione, in Italia la magistratura è imbavagliata dall'avvocato Ghedini e dalle leggi ad personam. E' lecito domandarsi seriamente se in Italia siamo o no sotto dittatura? A voi l'ardua sentenza.

2 commenti:

Aga ha detto...

In effetti la situazione da te descritta mi trova perfettamente d'accordo.
Bisogna fermare il dittatore nano!!
La chiave di volta, a mio avviso, è quella di lottare per avere una libera informazione, senza la quale temo ogni sforzo possa risultare vano.
L'impegno in questo senso deve essere totale e la rete è uno strumento (credo l'unico oggi) su cui insistere per ottenere qualche risultato.
I nostri nonni fecero la resistenza contro il nazi-fascismo; oggi noi abbiamo un debito morale nei loro confronti e soprattutto un impegno nei confronti dei nostri figli e nipoti, tale da dover scendere in campo e fare resistenza contro il nano e tutto quello che rappresenta.

Luca Tolu ha detto...

Basta con questi toni da resistenza. Bisogna rendersi conto che il governo attuale è stato votato dagli italiani. Se non è un gran chè è perchè la società italiana è indietro nel processo di evoluzione culturale.. Il problema è che sono tutti indietro, a destra e a sinistra. Perchè saltinbanco come grillo, giornalisti parassitari come Travaglio, partiti comunisti a ventanni dalla caduta del muro, sono chiari esempi di crisi culturale. Per il resto l'attuale governo è da 6--. Sempre meglio del 4 scarso del governo Prodi. Se non è democratico Berlusconi come può esserlo un governo che al senato non aveva maggioranza democratica? Memoria corta. Che brutta quella falce e martello sopra il mio commento, ci sono centinaia di milioni di parenti di vittime del comunismo che non sarebbero d'accordo nel sbandierarla come un trofeo morale... La presenza di quel simbolo è un esempio di cosa intendo per società poco evoluta..