mercoledì 12 settembre 2007

L'altro 9/11: Santiago del Cile, 11 settembre 1973

L'11 settembre 1973 in Cile si verificò un colpo di stato da parte dell'esercito - con l'evidente aiuto americano - con il tentativo (riuscito) di rovesciare il governo democraticamente eletto di Salvador Allende, che stava operando in modo egregio a vantaggio del popolo cileno, con una serie di riforme storiche - compresa la nazionalizzazione dell'industria del rame, a svantaggio delle companies - ma andava sempre più costituendo un fastidio per i vertici dell'impero. I quali - Nixon e Kissinger - non trovarono di meglio da fare che appoggiare un golpe sfociato in una ferrea dittatura lunga 17 anni, quella di tale Augusto Pinochet.
Ieri ho visto pagine e pagine dei nostri più importanti quotidiani dedicate all'11 settembre, ma nessuna riguardava quello cileno. L'unico accenno era del Manifesto che, in un minuscolo trafiletto, informava di tensioni create in Cile dalle manifestazioni in ricordo di quel giorno, per l'intenzione di sfilare fino alla statua di Allende alla Moneda (nella foto). La Bachelet ha comunque garantito che i manifestanti sarebbero potuti arrivare fino all'altro monumento dedicato ad Allende, in Plaza Independencia. Anche se non se ne parla, il fantasma di quell'uomo fa ancora una certa paura a 34 anni dalla sua morte.

PER APPROFONDIRE:

* Gabriel Garcia Marquez a informationguerrilla.org.
* scaricare da emule il documentario "Salvador Allende - storia di una democrazia negata".

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