martedì 11 dicembre 2007

Turbogas, carbone 'pulito' e le favolette sull'energia non inquinante

Negli ultimi tempi abbiamo sentito parlare sempre di più di energie pulite e rinnovabili. Anche per effetto delle denunce di Beppe Grillo, i nostri politici sembrano essersi convertiti a queste necessità. Ma è vero quello che ci dicono? O per loro rappresenta solo l'ennesima occasione di guadagno personale? Non essendo un esperto in materia ho affidato il compito all'esimio ing. Mairic Ivanov. Il post va a contribuire (anche se decisamente in ritardo - era per il 15 ottobre 2007) alla campagna Blog Action Day il cui tema era quest'anno l'ambiente.

1. Se non ricordo male, la centrale detta Turbogas si differenzia dalla classica centrale termica (o termoelettrica) per il motivo seguente: la termoelettrica brucia un combustibile che può essere di varia natura, in origine era il carbone (uno dei motivi dell'avanguardia inglese nello sviluppo capitalistico).
Attualmente si bruciano prodotti di raffinazione del petrolio, ma si possono usare anche gas naturale e metano (eh sì, il preziosissimo gas del figlio di Putin serve anche a questo), per motivi di costo e per il fatto che il metano in combustione diventa vapore acqueo e anidride carbonica, che farà (forse) male per l'effetto serra, ma non è in alcun modo tossica, mentre i derivati del petrolio rilasciano in genere monossido di carbonio - che è quello che vi uccide se vi suicidate col tubo di scappamento in auto e che ogni tanto stecchisce nel sonno incauti utilizzatori di stufette.

2. Comunque, qualunque sia la natura del combustibile (che può essere al limite anche uranio o plutonio, si chiamano infatti centrali termonucleari), esso alimenta una vera e propria CALDAIA dove viene fatta bollire l'acqua e portata a pressioni molto elevate. Ottenuta questa "pentola a pressione", la si fa sfiatare dentro una turbina: le pale girano con questo 'sfiato' e azionano degli alternatori i quali [...] producono corrente elettrica e vi potete appicciare il computer per leggere queste pallosissime cazzate! Quello che sfiata dalla turbina è vapore (inquinamento solo di tipo termico), mentre quello che esce dalla caldaia dipende da cosa si è bruciato. Perciò, quando vi parlano di centrali a "carbone pulito" potete farvi una grassa risata.
Sostanzialmente e concettualmente, non c'è niente di diverso dalla prima macchina a vapore di Watt, solo che mentre in quel caso il vapore azionava direttamente congegni meccanici (le macchine tessili a cui quei bastardi inglesi avevano incatenato il proletariato espropriato dalle common lands e contro le quali si scagliò l'indimenticato John Ludd) nel caso delle centrali elettriche ad essere azionato è un congegno che trasforma l'energia meccanica in elettrica, l'alternatore appunto. Il problema di questi impianti è il rendimento e si riallaccia sulla giusta osservazione sul "presioso" gas. Infatti nel passaggio dell'energia da chimica ("contenuta" nel combustibile) a termica (combustione) a meccanica (pale rotanti) a elettrica, o meglio, in ognuno di questi passaggi, una parte dell'energia iniziale - manco tanto piccola - se ne va a puttane come calore disperso nell'atmosfera. A spanne e mediamente, circa la metà diventa energia elettrica (e manco sempre). Si capisce che il problema di ricavare la massima energia elettrica da una data quantità di combustibile (scarsa! e qui entra in gioco l'economia...) non è da poco conto, co' sti chiari di luna: Putin per l'appunto, Ahmadinejad, Chàvez etc. che guarda un po' se sti stronzi di sottosviluppati TERZO MONDO ci debbano negare così i loro carburanti! (e qui entra in gioco la politica).

3. Premesso che c'è un modo per alzare un po' i rendimenti (impianti di cogenerazione per esempio, recuperi un po' di calore che andrebbe disperso per riscaldare gli ambienti o l'acqua per uso civile), restano comunque non alti.
Molto di più lo sono invece quelli delle centrali dette Turbogas. In questo caso infatti, il combustibile non serve a scaldare e far evaporare l'acqua, ma, bruciando, crea una nube con i prodotti della combustione stessa (a temperatura più alta e pressioni maggiori del vapore) che viene poi fatta sfiatare direttamente per azionare le pale della turbina. L'energia meccanica trasmessa è maggiore, inoltre c'è un trasferimento di energia in meno (dal combustibile al gas), va da sé che i rendimenti sono più alti, cioè a parità di roba bruciata, produco più energia elettrica (che è quella che ci interessa, perché è la più facilmente distribuibile).
In questo caso il ciclo assomiglia molto a quello dei motori a scoppio - nelle versioni Otto e Von Diesel, quello che poi inventò i famosi jeans (hehehe!) - in cui l'espansione dovuta al liquido che brucia è trasformata direttamente in energia meccanica muovendo i pistoni del motore.
Dunque, se la prima potevamo assimilarla ad una megapentola a pressione, questa potremmo assimilarla ad una mega-automobile (ferma però). Quello che sfiata dalla turbina però in questo caso non è vapore, ma i prodotti di combustione, compresi un po' di monossido, idrocarburi incombusti, qualche polvere sottile, e tutte quelle belle cosucce che possono uscire dallo scappamento della macchina. Poi si catalizza anche lì quanto ti pare, ma vattela a respirare tu la marmitta della macchina!!! Questo spiega anche perché nessuno le voglia vicino casa. Anche perché - ma dovrei verificare - mi pare che non si usi il gas naturale e/o il metano, perché l'espansione in combustione di gas è minore di quella dei liquidi e da questa dipende la pressione con cui 'sfiata' (anche intuitivamente). Tra l'altro il metano ha rischi di detonazione a certe pressioni - vedi incauti manutentori di caldaie/tubature che poi salta per aria un palazzo all'improvviso...

4. Detto questo non credo nemmeno che l'Enel ci abbasserà la bolletta per metterci un mega-tir in casa, e se anche fosse non credo che il risparmio basterebbe a pagarsi le cure e le medicine anticancro... effettivamente servirebbe il parere di un medico/epidemiologo, ma l'elettrocarbonium (qui ad Ascoli Piceno) ce la ricordiamo con i suoi tumori alla vescica e alle ossa; non voglio dire che sia la stessa cosa, ma sarebbe spiacevole scoprire DOPO che la cosa era cancerogena - intendo quando già ce l'hai, no?
Poi se uno dicesse che queste iniziative andrebbero sabotate, gli si dà del terrorista... che brutte munne! Vi ho annoiato, lo so, immagino il giramento di pale, ma non c'era un modo migliore di spiegarsi... poi lo capite perché tanti anni di ingegneria ingenerano turbe psichiche???

ing. Mairic Ivanov
* Firma anche tu la petizione contro la realizzazione di una centrale turbogas ad Ascoli Piceno: http://www.petitiononline.com/ap301207/petition.html
APPROFONDIMENTI (video):
- Si produce poca energia (intervista del Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao cugino… beh questa volta mi sento di darti contro… almeno un po’.
Concordo con te (…e lo sai) su molte cose ma sto vivendo in prima persona la costruzione, l’avvio e la messa in esercizio di un impianto turbogas e il relativo sistema di cogenerazione per cui mi sento qualificato a precisare alcune cose che ho visto e toccato con mano.
Non entrerò sui dettagli tecnologico-impiantistici che stanno dietro ad un impianto (concettualmente semplice ma strutturalmente molto complesso) e neanche sulle modificazioni chimiche dovute ai processi di combustione (…su cui mi hanno rotto le palle a sufficienza durante i miei anni padovani e che portano i chimici ad avere turbe psichiche che non hanno nulla da invidiare a quelle degli ingegneri) ma farò solo un paio di considerazioni.
Il sistema turbogas-cogenerazione va nella direzione dell’ottimizzazione delle risorse energetiche e se fatto con criterio, giustamente dimensionato e mantenuto correttamente in esercizio può contribuire concretamente ad una razionalizzazione sia in termini di consumo/produzione di energia elettrica che di “eco-compatibilità” dell’attuale mercato dell’energia… bella frase eh?...si sente che gestisco anche i rapporti con le autorità per quel che riguarda gli aspetti ambientali dello stabilimento?
Da non dimenticare infine che una realtà come quella in cui mi trovo a lavorare io non è più un consumatore di energia ma un produttore visto che il surplus energetico legato al nuovo impianto viene messo in rete per alimentare le nostre “utenze” aumentando la disponibilità energetica per tutti… non dimentichiamo infatti che brutto o bello che sia vige il “libero” mercato e se io, te e chiunque ormai non è disposto a rinunciare al condizionatore in casa e a mille altri confort non facciamo che accrescere la domanda abituati all’idea che l’energia è illimitata… beh NON E’ COSI’!!!! Non lamentiamoci del fatto che il costo delle materie prime energetiche continuino ad aumentare perché in fondo se la domanda è tanta il prodotto va al miglior offerente… Putin, gli arabi, gli americani (cazzo loro ci sono sempre) hanno fatto la stessa cosa che ha fatto il fruttivendolo con le “zucchine” furbescamente messe da parte e poi centellinate nel corso del recente sciopero degli autotrasportatori? (…ma poi i prezzi sono tornati a come erano prima dello sciopero? Guarda un po’ proprio come il costo della benzina quando cala il prezzo del petrolio?)… Io non sono meglio dei fruttivendoli (preso loro a caso tra svariati esempi possibili… non me ne vogliano) forse avrei fatto lo stesso se non di peggio e non so dire se è il sistema che ci ha fatto diventare così oppure abbiamo un sistema che ci somiglia… mah…

Tornando a bomba: tu sai come la penso e non sono qui a dire che le grandi industrie investono svariati milioni di euro per costruire impianti più “puliti”… tutt’altro: investono milioni di euro per costruire impianti che facciano “utile” o nel caso delle centrali termiche che minimizzino le spese ottimizzando il rendimento... cazzo siamo in una società capitalista in fondo!!!
Miracolosamente in questo caso la riduzione dei costi per le aziende (e il loro inevitabile aumento di guadagno) va nella direzione giusta a mio parere. Visti i costi dei combustibili, i nuovi impianti di questo tipo sono quasi esclusivamente alimentati a gas naturale (metano) e ti assicuro (ed è il chimico che c’è in me che parla) che in termini ambientali è la migliore scelta possibile essendo un processo “pulito” se controllato correttamente. L’impatto ambientale di questi impianti non è nullo ma quello minore ottenibile con tra le tecnologie attualmente realmente fruibili dalle realtà che producono energia.
Alternative: beh si ce ne sono… ma sono realizzabili?
Eolico, solare, idrogeno, biomasse, ecogas, bio-diesel, energia geotermica, idroelettrico, acceleratori di particelle, alabarde spaziali, raggi laser, combustione dei gas intestinali, eco-valorizzazione delle cazzate in uscita dalla bocca dei politicanti …. Le alternative sono molte ma quante applicabili realmente? Chi governa il mercato dell’energia? Chi decide e conosce le reali potenzialità delle nuove tecnologie e ne può valutare la reale applicabilità? …Cazzo sarebbe bello un mondo senza CONFLITTO DI INTERESSI ma temo che siano gli stessi detentori dell’attuale sistema che sviluppano e brevettano le nuove tecnologie, sono loro che fissano il prezzo dell’attuale e del futuro costo energetico. Finché l’attuale sistema garantirà guadagni enormi a sistemi ben più grandi e potenti della singola piccola Italia (che comunque fa la sua parte in questo sistema) difficilmente si arriverà ad una svolta radicale che non sia solo un’ottimizzazione dell’esistente come il caso della cogenerazione.
…ah dimenticavo c’è pure il nucleare che in fondo se tutto funziona correttamente potrebbe pure essere considerata energia pulita… ma personalmente non mi sento di dire che sia la scelta giusta ne tantomeno quella sbagliata.
Cosa si può fare? …ora come ora il primo passo è quello di andare verso una riduzione dei consumi (che possiamo fare tutti) e un’ottimizzazione delle risorse attuali (come appunto la cogenerazione nelle aziende) e sperare che prima o poi ci si dedichi seriamente alla realizzazione di impianti basati su tecnologie radicalmente differenti e davvero eco-sostenibili.
Penso anche che sia controproducente continuare a prendersi per il culo: le condizioni del pianeta non andranno mai migliorando, il pianeta è un organismo vivente e come tale invecchia… una vita sana lo aiuta ad invecchiare meglio e gli stravizi dell’adolescenza se protratti a lungo creano malattie anche gravi e il più delle volte incurabili per cui ad un certo punto si dovrà crescere, maturare si dovranno limitare i vizi e gestirseli un po’ per non arrivare agonizzanti a dover essere costretti per forza a smettere CON TUTTO per guadagnare qualche anno in più di vita che comunque sarà un’agonia… ma non mi sento di fare l’ipocrita in fondo anche io ho i miei vizi e non riesco a limitarmi e allora penso che se in fondo gestisco la mia vita così (e come me moltissimi altri) perché la vita del pianeta dovrebbe essere differente? ...non è che la politica giusta sia quella “BEH… IN FONDO: GODIAMOCELA FINCHE DURA!!!”?

Hasta siempre cugino… ci si vede per il cenone anche se io arriverò solo al momento degli antipasti (colpa del lavoro e di quel fottutissimo impianto di cogenerazione!!!).

Andrea

KATU ha detto...

ciao andrea! ottimo commento, decisamente esplicativo e di visione differente al post: proprio quello che mi piace leggere su un blog. del resto, se tutti fossero d'accordo con me...che gusto ci sarebbe? dove si collocherebbero la discussione ed il confronto? come ho specificato non sono affatto un esperto, ma ho un grande piacere nel leggere opinioni contrastanti e formarmene, di conseguenza, una propria. in attesa del tuo arrivo per natale ti metterò in contatto con l'ingegnere...magari vi curate le (turbo)turbe a vicenda...hasta siempre fidel!