martedì 18 marzo 2008

La Spagna di Zapatero

Il Partito socialista spagnolo (Psoe) del primo ministro José Luis Rodriguez Zapatero, ha vinto le elezioni politiche, superando per la seconda volta consecutiva il Partito popolare (Pp), il cui candidato alla presidenza del governo era Mariano Rajoy. Sia i socialisti sia i popolari hanno guadagnato voti e seggi in parlamento rispetto alle elezioni di quattro anni fa: il Psoe passa da 164 a 169 deputati, il Pp da 148 a 153. Questo dato testimonia il rafforzamento del bipolarismo in Spagna, confermato dal fatto che i partiti minori, come Izquierda unita (Iu), hanno perso molti consensi. L'altra chiave delle elezioni di domenica è stata la sconfitta dei partiti nazionalisti - soprattutto quelli dei Paesi Baschi (Pnv) e della Catalogna (Erc) - a vantaggio dei socialisti.
"Come gli altri paesi d'Europa", scrive Joëlle Kuntz su Le Temps, "anche la Spagna s'inserisce dopo queste elezioni nella cornice politica del bipartitismo. Accordando la vittoria al Psoe di José Luis Zapatero, gli elettori hanno riconosciuto ai socialisti quella legittimità politica che i popolari gli negavano ormai da quattro anni, come se il premier avesse rubato la vittoria del 2004 successiva agli attentati di Madrid". Ma la vittoria di Zapatero significa anche altro. "Sancisce la legittimazione del bipartitismo", continua la Kuntz, "la lotta a tutte le logiche indipendentiste, il rifiuto delle avventure nazionaliste, del revanscismo storico di centro e del radicalismo basco violento. E restituisce l'immagine di un popolo che sceglie il partito interessato a rendere la vita più vivibile, la televisione più guardabile, la paella più mangiabile, gli uomini e le donne più amabili in una Spagna desiderabile e rispettata".
A me sembra che il risultato maggiore ottenuto da Zapatero sia quello di aver estromesso il volere della chiesa spagnola, che aveva fatto di tutto per screditarlo e per indurre i cittadini a decretare la sua definitiva uscita di scena. Mi domando quando in Italia sarà possibile una cosa del genere…

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