mercoledì 26 marzo 2008

Conversione mediatica e fomentazione dell'odio religioso


Ci sono azioni e comportamenti che contraddistinguono gli uomini (nel senso di esseri umani dignitosi) dalle persone viscide, meschine e immeritevoli della seppur minima considerazione, che distinguono gli esseri raziocinanti e rispettosi dalle bestie che agiscono per senso di sopraffazione.
Tutti sono liberi di cambiare credo quando vogliono, ma è necessario fare delle distinzioni. Non si tratta di una persona qualsiasi...stiamo parlando di un giornalista in vista, conosciuto, seguito e famoso. Di una persona che da tempo scrive articoli infuocati contro i musulmani e il loro credo. Di una persona che afferma che l'Islam è il male assoluto e il cristianesimo il bene assoluto. Di una persona che scrive libri intitolandoli "Viva Israele". La sua conversione è un gettare benzina sul fuoco dello scontro interreligioso. Ed ora si firma anche come Magdi 'Cristiano' Allam.
Se Allam voleva convertirsi al cristianesimo era liberissimo di farlo, ma senza essere così plateale. Se desiderava essere battezzato dal papa in persona, poteva semplicemente richiedergli una funzione privata. Ratziger lo avrebbe sicuramente accontentato. Ma c'è modo e modo di fare le cose. La platealità della conversione (scelta libera e indiscutibile) ha fatto scadere l'intimità della fede a baraccone mediatico-circense. L'unico obiettivo era, è, rimane quello della provocazione.
Il suo scopo, appunto, nn era quello di convertirsi. Del resto aveva già tentato di abbracciare l'ebraismo, ricevendo un netto rifiuto dai vertici di quella religione. No! Il suo unico scopo era quello di rendersi protagonista dell'ennesimo gesto provocatorio. Si diceva all'inizio che ci sono scelte e comportamenti da UOMO, e ce ne sono altri da verme.

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