venerdì 29 febbraio 2008

La scuola pubblica utilizzata come fondazione privata di un movimento politico

(un'inquietante mail ricevuta)

La Scuola pubblica elemetare di Monticelli (era questo il suo nome fino allo scorso anno) è la scuola elementare del più grande quartiere di Ascoli Piceno. L'attuale direttrice, Agnese Ivana Sandrin, donna politicamente schierata con il centro-destra, e legata da amicizia personale e di famiglia con il sindaco Celani, nonchè attiva militante del gruppo cattolico di centro-destra Comunione e Liberazione, si è sentita da qualche anno investita dalla missione di trasformarla in una Scuola privata legata a CL e al centro-destra cittadino.
La prima azione intrapresa dalla direttrice è stata quella di cambiare il nome della scuola da Scuola elementare di Monticelli in "Scuola elementare Don Giussani". Don Giussani, per chi non lo sapesse, è il fondatore di Comunione e Liberazione, movimento politicamente schierato, legato nella prima repubblica all'ala della destra DC (Andreotti) e oggi a Forza Italia e UDC (diedero espressamente la direttiva di votare questi due partiti). La direzione scolastica della Sandrin si inaugura dunque non solo con un dubbio atto etico (politicizzare indirettamente una struttura pubblica) ma con una vera e propria infrazione delle regole. Per la legge italiana, proprio in virtù del diritto e dovere di mantenere le scuole pubbliche ben distanti da appartenenze politiche, devono infatti passare trent'anni dalla morte della persona, prima di poter dare il suo nome a una Scuola.
All'inaugurazione del nuovo nome, a cui furono invitati tutti i genitori e a cui parteciparono gran parte degli uomini politici legati al centro-destra ascolano e a CL, il sindaco disse al microfono, sorridente: chiuderemo un occhio su questa legge, tra gli applausi generali. Questo purtroppo è solo l'inizio (parliamo dell'anno scorso).
La politicizzazione della Scuola elementare Don Giussani, utilizzata dalla Sandrin come se fosse la Scuola privata di una fondazione ciellina, ha continuato gradualmente a costruire la propria struttura, inizialmente con pacifiche usanze, come quella dell'insegnare le preghiere a Scuola o quella di stampare un giornalino scolastico a fumetti, per i bambini delle elementari, imperniato di dottrina e catechismo (su questo si potrebbe anche soprassedere) oltre che di approfondimento (sempre a fumetti) sulle eroiche imprese di Don Giussani e di tanti altri eroi di Comunione e Liberazione. Siamo ancora allo scorso anno.
Alla fine dell'anno la direttrice, che intanto aveva costretto attraverso mobbing all'epurazione dalla Scuola di alcune maestre che non erano daccordo con la sua Linea, e che infatti sono state indotte a chiedere il trasferimento, la Sandrin (donna, ricordiamo, politicamente schierata) ha svelato le carte e ha dato vita ad un progetto da cui si posso capire le vere finalità sottese a questa "metamorfosi" della Scuola: un ciclo di incontri scuola-genitori dal raccapricciante titolo: "FORMAZIONE GENITORI" (un incrocio tra il catechismo e la propaganda politica, data l'onnipresenza ad ogni incontro del sindaco Celani e di esponenti di CL), a cui ha (quest'anno) accompagnato un altro ciclo dal titolo "INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA". Nel primo di questi incontri scuola-famiglia la direttrice Sandrin ha deciso di invatare l'agente Betulla, Renato Farina, agente della CIA e dei peggiori Servizi segreti neo-deviati (Pompa-Pollari), disinformatore di professione, condannato a sei anni nel processo legato al rapimento dell'Imam di Milano e radiato in via definitiva dall'Ordine dei giornalisti dopo che si era scoperto che era un uomo dei Servizi pagato per pubblicare falsi dossier. Capiamoci bene, al di là della retorica: Renato Farina è stato invitato in quanto uomo di CL e in quanto uomo legato strettamente ai poteri di centro-destra. In un momento in cui la sua immagine era pubblicamente (e giustamente!) infangata, il gruppo di potere Comunione e Liberazione ha deciso a livello nazionale di "ricostruirgli una verginità", organizzando per lui diversi incontri nelle fondazioni CL.
Niente di male (o meglio: poco di male), se non fosse che la SCUOLA PUBBLICA DI MONTICELLI è stata presa per una FONDAZIONE PRIVATA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE!!!!!!!!! Noi del gruppo di Monticelli e di Ascoli Piceno abbiamo organizzato una manifestazione pacifica in cui distribuivamo un volantino informativo dal titolo: Chi è Renato Farina; sit-in a cui ha collaborato anche l'UAI. Da quel momento in poi dentro la scuola la Direttrice Sandrin, che evidentemente non è abituata a prendere in considerazione l'eventualità che ci sia un pensiero diverso dal suo, ha iniziato ad instaurare un clima "folle" di tensione. Le maestre "dissidenti", che non avevano votato la sua decisione di invitare Farina, sono state prese di mira, e stanno subendo quotidianamente il mobbing che avevano lo scorso anno subito altre maestre che si erano esposte. Basti dire, tra le tante follie, che la Sandrin è arrivata a convocare le "maestre non allineate" in Direzione e a chiedere loro se "ERANO BATTEZZATE" perchè nella Scuola Don Giussani le maestre sono chiamate a seguire un PROGETTO EDUCATIVO.
Altro episodio estemporaneo per farvi capire l'illegalità che regna sovrana in quella scuola ex-pubblica (attualmente occupata da un movimento politico): Ilaria e Luchetto un giorno vanno a prendere loro figlio, Riccardo, a scuola, e trovano un volantino di Comunione e Liberazione illegalmente diffuso all'interno della Scuola, in cui si denunciava la violenza terroristica dei contestatori che alla Sapienza hanno proibito al Papa di parlare, e in cui si denunciava la cultura laicista italiana paragonandola al comunismo cubano. Al di là del giudizio di valore sull'intervento in sè, chiaramente una Scuola pubblica elementare non è il luogo idoneo per un volantino del genere, e Ilaria è andata in Direzione a esporre questo semplice principio alla Sandrin, che in tutta risposta, nel ruolo di Direttrice, in Direzione, ad una madre di un alunno, ha urlato: "Tu sei il frutto marcio della cultura laicista della Sapienza! Concludendo: Provo pena che suo figlio abbia una madre come lei!". Roba da pazzi.
Abbiamo infine saputo, e questa è la goccia che fa traboccare il vaso, che nel Collegio docenti del 28 gennaio, la Sandrin ha presentato a sorpresa un suo volantino politico (quello che allego) in cui la Scuola Don Giussani prende posizione politica su di una manifestazione (la nostra) che si svolgeva all'esterno della Scuola, e a cui avrebbe potuto rispondere da una sede di un partito o da cittadina privata, ma non da DIRETTRICE DI UNA SCUOLA PUBBLICA, con il voto del COLLEGIO DEI DOCENTI (che si è spezzato in due, ma che comunque ha approvato la delibera).Nel volantino si susseguono una serie di reati: politicizzazione di una scuola pubblica (cioè abuso d'ufficio), falso in atto pubblico, diffamazione (nei nostri confronti) etc... Potrete leggerlo da soli, considerando che è stato "depurato" dai vocaboli più gravi.

3 commenti:

Comitato genitori Aldo Moro ha detto...

Salve, siamo un gruppo di genitori che lottano per evitare il trasferimento delle scuola elementare frequentata dai propri figli, in un'altra sede già dichiarata dalla ASL e dai VVFF di Terni non idonea per bambini delle elementari.Come vedete non siete i soli ad avere la politica a scuola.
Vi chiediamo di leggere la nostra storia sul blog (comitatogenitorialdomoro.blogspot.com) poi di inviarci una e-mail con questo testo " Trasferimento delle Aldo Moro ? non in mio nome". Tutte le e-mail che riceveremo saranno girate all'indirizzo del sindaco di Terni.La nostra e-mail comitatogenitori.aldomoro@gmail.com
Grazie.

Comitato genitori Aldo Moro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pampalì ha detto...

La suddetta direttrice, di cui non ricordo il nome (e per fortuna) e dai fatti riportati, è evidentemente una militante, che è stata messa in quel posto con un chiarissimo scopo ed un ben definito ruolo (e mi sembrerebbe difficile dissentire da questa lampante constatazione, a meno di non essere ingenui o in malafede), che è in primis quello di indottrinare i futuri cittadini già da subito ai dogmi religiosi - e non, si badi, per motivi trascendentali, ma perché essi costituiscono il modello di comportamento dell'individuo-automa, abituato già da subito all'obbedienza cieca, al non porre questioni critiche, all'accettare passivamente verità dall'alto che oggi sono di Dio e domani verranno facilmente sostituite da quelle del padrone/manager di turno, modello di lavoratore che ben risponde alle posizioni "etiche" che Comunione e Liberazione propaganda e mette in atto attraverso il suo braccio economico cioè la "Compagnia delle Opere". Tale opera di indottrinamento ed irregimentazione è stato ben pensato di attuarla nella scuola più "popolosa" della città (come ottimamente riportato dall'autore) in uno dei quartieri a più basso reddito e scolarizzazione, avendo al contempo il più grande risultato "quantitativo" in termini di scolari plagiati e la minore opposizione critica ed intellettuale da parte dei genitori (si vede che la citata è abituata a sbraitare contro onesti cittadini, padri e madri di famiglie, il più delle volte cattoliche, evidentemente ritenendoli di un rango inferiore). In secondo luogo, appare manifesto come ella giochi anche da provocatrice (abbiamo bisogno di altre prove dopo l'invito di Farina? Sono gli spioni che tramano contro lo Stato da additarsi agli studenti come modelli da seguire?) e come utilizzi ogni occasione di "rumore massmediatico" per gracidare ancora di più le sue teorie da Concilio di Nicea. Come questo poi possa essere accaduto in quella che si definisce una Res Publica, va ricercato nel clima culturale reazionario e inquisitorio della città stessa (che non a caso si sta trasformando in una bomboniera da matrioni), nell'illegalità oramai divenuta prassi (un sindaco in fascia tricolore che invita ad aggirare le leggi dello Stato), nella precarietà che ricatta il personale che ha paura a manifestare posizioni diverse da questi(e) caporali clericofascisti che chiamano "dirigenti scolastici". A dirigere sì, ma il traffico.

Un Ascolano.